giovedì 24 gennaio 2013

Cookies con gocce di cioccolato semplici semplici!

Qualche anno fa passai un pomeriggio intero a preparare degli ottimi frollini.
Almeno così li definì chi ebbe la fortuna di provarli.
Io a fine serata avevo febbre alta e un virus che mi fece stare così male ma così male, che in una settimana persi 5 kg (bei tempi!) e mi sono portata dietro quel senso di nausea associato all'odore dei biscottini appena sfornati fino a poco tempo fa.

Per cui per diversi anni i biscotti home made ed io non siamo stati amici.
Neanche un po'.

Poi non so che mi sia preso qualche mese fa, sfogliando un vecchio numero di Cucina Moderna speciale crostate e frollini, mi è venuta li fissa di sfornare biscottame di vario tipo.
Da tempo volevo provare i cookies americani, ma ogni volta mi manca un ingrediente, questi non saranno di certo buoni come gli originali ma sono semplici, con pochi ingredienti tutti molto comuni nelle nostre case,  ed anche buoni.
O almeno così mi auguro visto che sono stati donati alle mie amiche in occasione di un dolcissimo incontro postnatalizio.


Cookies con gocce di cioccolato



















275 gr farina 00
175 gr burro
200 gr zucchero di canna
2 uova
una bustina di lievito vanigliato
sale
180 gr cioccolato in gocce

Montante il burro morbido con lo zucchero,  amalgamate le uova e quindi il lievito setacciato, la farina poco per volta, e un pizzico di sale.
Unite il cioccolato in gocce, mescolate per distribuirlo
 nell'impasto e lasciatelo riposare per almeno 10 minuti.




Disponete l'impasto sulla carta da forno aiutandovi porzionandolo con l'attrezzino per fare le palline di gelato, secondo me in questo modo vengono della dimensione perfetta.
Schiacciate leggermente la pallina, vi sembrerà piccola, ma poi tendono a "sciogliersi" ed allargarsi in cottura, quindi non preoccupatevi e non metteteli troppo vicini fra loro.

Cuocete a 180° per 10 minuti, fateli raffreddare su una gratella


et voilà pronti per essere pappati

o regalati (magari cercate di fare una confezione più bella della mia ahahahah)


L'avevo detto che erano semplicissimi no?

mercoledì 16 gennaio 2013

Panata profumata di spada marinato

Con il pesce spada da sempre ho un rapporto di odio/amore.
Mi ha sempre incuriosita e molto spesso l'ho comprato e cucinato sperando di farne una cena deliziosa ma non sempre ho ottenuto il risultato che volevo.
Quindi ultimamente ho sempre evitato di comprarne.
Sicchèèèèè ieri arriva mio marito a casa con alcuni bei tranci e pensa che ti ripensa ne è venuta fuori finalmente la ricetta ideale!
Almeno per me :)

Se bisogna riconoscere un merito alla dieta, è che ti spinge a provare qualsiasi cosa per rendere qualsiasi alimento più.
Più gustoso.
Più saporito.
Più sapido.
Più profumato.
Più morbido.
Più grande, più saziante, più abbottapanza possibile ahahah

E dunque inizio con molta cautela a sperimentare un po' le spezie, talvolta con pessimi risultati....no il curry con le zucchine e l'aceto balsamico non è un grande abbinamento, altre invece ottimi tanto da non ricordarti neanche di stare mangiando un piatto dieta-friendly.

Pertanto ecco qui la ricetta per voi.

Panata profumata di spada





Per 2 persone

2 fette di pesce spada
2 limoni non trattati
2 spicchi d'aglio
2 cucchiaini d'olio evo
origano d'Ischia (va bene anche quello normale ma quello d'Ischia ha un sapore unico e un profumo così fresco, molto diversi da quello comune)
rosmarino
sale
pepe
pan grattato
alici sott'olio

Iniziamo preparando la marinata, si potrebbe anche chiamare salmoriglio ma la paura di usare un termine in maniera inappropiata facendo così materializzare il Signor Chef Cracco a guardarmi di traverso e prendermi amabilmente a male parole mi fa evitare l'uso di nomi troppo tecnici.

In un recipiente spremete il succo dei 2 limoni, avendo cura prima di grattuggiarne la buccia tenendola da parte, servirà per la panatura.
Con una frustina sbattete il succo e iniziate ad aggiungere il rosmarino tritato grossolano e qualche manciata di origano, va molto a gusto personale.
Continuate a frustare, salate pepate e infine emulsionate anche l'olio d'oliva e uno spicchio d''aglio, sbattete ancora un po' e bon ci siamo.
Tuffatevi dentro le vostre fettine, bagnatele bene da tutti i lati, coprite con la pellicola e mettete in frigo per un'oretta.
Se anche le vostre come le mie sono piuttosto erte, girate di tanto in tanto.

Nel frattempo che il pesce si fa il bagnetto, possiamo preparare la panatura.

Prendete un mixer, mettetevi dentro del pan grattato non troppo sottile, 2 alici sott'olio, la buccia grattuggiata dei 2 limoni che avevate messo da parte prima, lo spicchio d'aglio rimasto, altro rosmarino, altro origano e vruuuuuum vruuuuummmm frullate il tutto per bene.



Fate una panatura abbondante alle fettine tolte dalla marinata ma ovviamente ben imbevute di essa.

Ponete in una teglia con carta forno senza aggiungere altro e infornate per una mezzoretta a 150° statico e poi 10 minuti di grill a 180°, per renderlo croccante.
Con un pezzetto più piccolo ho provato a fare uno spiedino per il bimbo senza però panarlo, visto che non sempre gradisce, ho messo insieme al resto in forno irrorandolo di olio e girandolo di tanto in tanto.
Ovviamente per questo bisogna far più attenzione nella cottura dato che il pesce non è isolato dallo strato di panatura.






Sfornate, lasciate riposare qualche minuto, non troppi però e servite con un bel contorno per noi l'immancabile insalata.

Sono entusiasta perchè così cotto il pesce spada perde le sue 2 caratteristiche per me meno gradevoli, il limone mitiga la sua grassezza e la marinata inisieme alla panatura lo fanno rimanere molto morbido e profumato.

Il marito come feedback ha lasciato un "sei sicura che non ce ne sia ancora? ne mangerei un quintale!"
Lui che ne aveva una bella fetta da 300 gr lo viene a dire a me che ne avevo solo 120 ........aaaaaah che pazienza!

Tornando a noi fatto a cubotti o a spiedoni sempre panati credo che possa essere anche un'ottima idea per un buffet ;)

A bientot con dei biscottini che di leggero, magro e dietetici non hanno nulla, ma sono tanto tanto buoni!



sabato 5 gennaio 2013

Nuova rubrica: Desperate Mommy in The Kitchen!

Devo aggiungere qualcosa o il titolo è abbastanza chiaro?

Da quando ho un età tale da interessarmi a discorsi riguardanti neonati e bambini delle più svariate età, mi è stato chiaro che la tematica cibo a loro riferita è un bel casino.
Così rimasta incinta, ho realizzato che chiuso il capitolo latte avrei avuto una bella gatta da pelare, ma ho deciso di affrontarla con tutto l'ottimismo che ho sempre posseduto.

Appena nato, oltre il termine ma di neanche 3 kg, è stato però chiaro a tutti che lo scricciolo non era un granchè interessato ad abbuffarsi, più incline agli spuntini e così siamo andati avanti a spuntini per 5 mesi.

Lì ha iniziato ad esaltarsi quando ci vedeva mangiare e dimostrare insoddisfazione per non poter partecipare così di lì a poco abbiamo iniziato il fatidico svezzamento.
Iniziato relativamente bene, è andato complicandosi nel tempo, forse perchè anche se siamo portati a credere che non sia così i bambini anche molto piccoli hanno i loro gusti, che possono rimanere inalterati o cambiare da un giorno all'altro.

Per cui quello di cui di certo necessita una mamma alle prese con questo passaggio fondamentale è la PAZIENZA un'enorme infinita PAZIENZA.

Tutto sommato a parte le quantità da "da grande voglio fare il modello" non ce la passiamo male ma certo non siamo al punto in cui dovremmo essere a 18 mesi ovvero "si mangia tutti la stessa cosa!"
Ci proviamo ma non sempre funziona e soprattutto ci sono alimenti che un certo signorino proprio non vuole mandar giù.

La cosa che si sente ripetere più spesso dalle mamme-nonne-tate è
"non c'è modo di fargli mangiare le verdure, mi tocca camuffargliele in mezzo a carne/pesce/pasta ma se vede verde/arancione non c'è verso che apra la bocca!"

Così se avevo una certezza all'inizio era che avrei dovuto inventarmi qualcosa per fare in modo di rendergli appetibili frutta e verdura.
La realtà si sa è sempre diversa.

Perchè io faccio categoria a parte, non so se ci siano altri esemplari oltre a me, ma io credo di essere comunque parte di una minoranza di mamme disperate che ha un bimbo che stravede per tutto ciò che è light, dietetico e salutare.
I suoi pasti potrebbero consistere in sola verdura e frutta e spesso è capitato che fosse proprio così.
Ovviamente per quanto riconosca il lato fortunato di questa sua preferenza per un bimbo della sua età è necessaria una dieta più equilibrata, nutriente e variegata.

E da qui nasce l'idea di questa rubrica.

Non mi piace nascondere ingannare mio figlio facendogli credere che stia mangiando una cosa piuttosto che un'altra quindi cerco sempre di aggiungere alla portata principale che sia carne/pesce/pasta pomodoro, peperoni (si PEPERONI a 18 mesi adora i PEPERONI!), zucchine per renderglielo più appetibile.

Ed eccomi qui ad inaugurare questa rubrica con un piatto che mi ha permesso di fargli mangiare l'alimento in assoluto da lui più odiato: L'UOVO.

Non è una vera è propria ricetta ovviamente e non ci vuole neanche chissà quale talento per fare questo piatto ma delle volte in preda alla disperazione non ci vengono le idee più semplici.

CARBONARA SODA AL POMODORO

40 gr di Fusilli "Piccolini"
10 Pomodorini Pachino
1 Spicchio d'aglio
olio q.b.
1 Uovo
Parmigiano Reggiano

In un pentolini mettete l'uovo in acqua fredda e portate ad ebollizione, lasciate bollire per 7 minuti per ottenere un uovo sodo.


Nel frattempo soffriggete in poco olio lo spicchio d'aglio e aggiungete i pomodorini tagliati in 4 parti e lasciateli cuocere, aggiungendo dell'acqua quando necessario, salate.

Togliete all'acqua bollente l'uovo, "sbucciatelo" e ricavatene il tuorlo che andrete ad aggiungere insieme a una manciata di parmigiani grattugiato al sugo di pomodori.
Pian pianino vedrete che si sfalderà diventando una crema che a differenza della carbonara classica non ha quell'odore tipico di uovo crudo.

Scolate la pasta che nel frattempo avrete messo a cuocere in un altro pentolino e fatela saltare nel sughetto dopo aver eliminato l'aglio.
Impiattate e date un'altra grattugiata di parmigiano.



A quanto pare è stato gradito e vi assicuro che è raro vedere una scena simile, il suo piatto vuoto in casa nostra ;)

Potete anche provare a farla con le zucchine a julienne sia cotte col pomodoro che al posto di questo.

E non dimenticate una bella insalata di lattuga e carote condita con olio sale e aceto balsamico come contorno....non scherzo!

p.s. le quantità sono ovviamente molto relative, le mie sono il massimo che aspiro a fargli mangiare ma se i vostri mangiano di più buon per loro non esitate a aumentarle!

giovedì 3 gennaio 2013

Colazione: Plumcake light all'arancia.

Ed eccomi qui a cercare di mantenere il buon proposito per il 2013 con una nuova ricetta.

Non so voi ma dopo queste festività in cui non s'è fatto molto altro che mangiare, il mio cervello la mia panza la mia coscienza, incentivate dal controllo che si avvicina inesorabile, hanno deciso di mettere al bando burro, panna, grassi vari in favore di qualcosa di più leggero.

Certo che dopo tante bontà rassegnarsi alle fette biscottate a colazione è dura.
Per cui mi sono decisa per un dolce light.

Chi di voi non è andato almeno una volta in rete alla ricerca della ricetta giusta? Un dolce buono profumato gustoso ma leggero.
E così digiti light con il cuore gonfio di speranza e ti vengono fuori taaaanteee ricette ma scorrendo l'elenco degli ingredienti non è raro imbattersi in burro, panna, uova a gogò e zucchero come se nevicasse.

Eih non avevamo detto LIGHT???

Eppure ieri sera mi sembrava di aver trovato la ricetta giusta, peccato che nella descrizione del procedimento apparissero ingredienti non menzionati nell'elenco quali olio e burro e così mi sono ritrovata con 2 uova sbattute con 180 gr di zucchero ma per il resto mi è toccato improvvisare ed è andata bene.


Plumcake light all'arancia

2 uova intere
180 gr di zucchero semolato
2 arance piccole non trattate
200 gr di farina autolievitante
125 gr yogurt bianco magro (volendo potete sostituirlo con uno intero e del gusto che preferite, agrumi o albicocca per me sono i migliori per questo tipo di dolce)
1 bustina di vanillina

Il procedimento è molto semplice.
Sbattete a lungo le uova con lo zucchero fino a farle diventare chiare e spumose, aggungete la scorza grattugiata grossa e il succo delle vostre arance, e lo yogurt.
Infine la farina e la vanillina setacciate, il composto deve risultare non troppo liquido quindi nel caso aggiungete un cucchiaio di farina.

Distribuite il composto in uno stampo da plumcake, io ne ho trovati di praticissimi in carta usa e getta al supermercato, e con un coltello praticate un'incisione lungo tutto il dolce.
Infornate a 170° per almeno 40 minuti, ma controllate sempre e non dimenticate la prova stecchino.


Il dolce che sfornerete sarà profumato, non eccessivamente dolce e sicuramente dieta-friendly, certo non essendoci ne burro ne olio ne altri grassi "pesanti" non può essere considerato un dolce da consolazione ma ottimo per la colazione.
State molto attenti a non cuocerlo troppo così verrà soffice come lo vedete in foto, la mia paura era che venisse spugnoso, quindi di nuovo attenzione alla cottura.



Ed ecco qui la mia colazione, un velo di marmellata e inizia quest'insolita bellissima giornata piovosa a casa con il mio bimbo causa nonna-baby-sitter virussata porella.

 




mercoledì 2 gennaio 2013

Tutto iniziò con un cupcake...


e con un cupcake torno o almeno ci provo.

Una piccola premessa.
Se all'inizio di questo progetto pensai bene di definirmi
"una cuochetta con la testa fra le nuvole"
adesso questo sottotilo (peraltro cuochetta -.-"? ma cos'avevo in mente?!?!?!?) non è più proprio indicato... dato che sono diventata un vero disastro e quindi farei meglio a cambiare in 
"un ciclone con la testa fra le nuvole e un casino pazzesco in cucina e non solo!"

Non sono più quella di allora, non del tutto almeno, tante cose mi hanno cambiata ma la passione per la cucina quella è rimasta.
Certo coltivarla non è semplice.
Adesso ho qualcosa che viene prima di ogni altra, il mio bimbo i suoi giochi i suoi sorrisi i suoi bisogni.
Ed è così maledettamente bello prendersi cura di lui che tutto passa in secondo piano.

Poi c'è la dieta ehm si, ancora e sempre dieta, stavolta seria però.
Seguita da un professionista, sto ottenendo dei risultati e allora mi tocca rinunciare a tante cosine buone.

Però ogni tanto, fra costruzioni pentolini giochini fra i piedi, il cucciolo accanto a farmi compagnia e rubarmi cucchiai fruste e ciotole, qualcosa vien fuori e allora se vi va posso tornare a condividerlo con chi avrà voglia di leggermi.

E dunque riparto da lì da dove iniziai qualche anno fa: CUPCAKES!

Li adoro è inutile e quindi ad ogni festa in casa nostra li propongo, questi sono quelli che ornavano la mia tavola per questo Natale 2012.
Immancabili quelli alla vaniglia sempre loro, la mia prima blog-ricetta.
Questa volta però mancando di vanillina ho deciso di aromatizzarli all'arancia, solo scorza grattuggiata nell'impasto mentre nel frosting ho aggiunto sia succo che scorza grattuggiata che qualche goccia d'aroma all'arancio.
Per la decorazione fast and furious, ciliegie candite e foglioline in ostia.


Devo dire che mi sono piaciuti molto in questa variante, si sentiva meno la componente burrosa pur rimanendo golosissimi.

Per la seconda variante, a Natale, cosa proporre se non Red-Velvet?

Ho seguito questa ricetta del blog le chicche di chicca, per la base ma come frosting ho utilizzato lo stesso degli altri con l'aggiunta di alcuni cucchiai di formaggio cremoso.
Non sono certo belli come i suoi ne come tanti altri che si vedono in giro ma il gusto meritava davvero!

A presto....