martedì 8 ottobre 2013

Cena a tema Trentino: come illudersi di essere ancora in vacanza!

.............e chissà non ci scappi una cena a tema =) .......

Con questa frase ho concluso il mio post precedente e secondo voi com'è andata a finire?
Ovviamente la cena c'è stata e credo sia andata anche bene, merito anche dei miei ospiti che hanno saputo apprezzare piatti si gustosi e saporiti ma anche molto diversi dai nostri.
Quindi GRAZIE a voi che avete accettato e gradito il nostro invito in Trentino ;)

L'idea di questa cena lo confesso era arrivata già prima di tornare a casa.
Per questo avevo fatto scorta dei prodotti tipici migliori e più interessanti, perchè non so voi ma io quando sono in procinto di tornare da un viaggio avrei voglia di portarmi via un po' di tutto del posto che ho visitato.
Andare in un luogo nuovo, mi allerta tutti i sensi e allora mi piacerebbe avere una boccetta di aria trentina, un barattollo dell'azzurro del mare pugliese, un po' di quella sabbia sottile come farina thailandese (c'è chi lo fa davvero di portarsi via sabbia conchiglie e co ma no io non l'ho mai fatto, mai lo farò e ci tengo a dire che non si fa ;) ) , uno di quei chiassosi mariachi messicani =D e naturalmente tutti i sapori di piatti nuovi o meno ma comunque diversi da quello a cui sono abituata.

Ma ovviamente non si può e di tutti questi l'unico modo per portarsi a casa un po' di vacanza, è il gusto.
Così negli ultimi anni abbandonati i soliti souvenir (che al 3° viaggio al massimo ti rendi conto sono sempre quelli tutti made in china, cambia solo l'etichetta) mi lancio nel trasporto di ogni genere alimentare che mi attrae, colpisce, scopro e di cui non potrò più fare a meno.

I vini pugliesi, il limone sfusato d'Amalfi (giuro che la prossima volta mi riporto una pianta GIURO!), la colatura di alici di cetara e l'origano di Ischia per dirne alcuni.

In questo caso il mio bottino erano della polenta classica semplice e ai porcini, della polenta taragna,un bel pezzo di speck, un barattolo di marmellata ai frutti del bosco (no no non una qualsiasi marmellata ai frutti di un qualsiasi bosco, proprio ai frutti DEL bosco, quello lì probabilmente dietro casa di qualcuno), un assortimento di formaggi fra cui il celeberrimo e puzzolentissimo Puzzone di Moena (buono per carità anzi di più ma mai come in questo caso nomen omen), Boscatella e Taleggio per dirne altri 2 ma non li ricordo tutti, dei funghi porcini essiccati "cariabbestia" e un bel tocco di burro che se non lo compri lì dove lo vuoi comprare?

Così mi sono messa on line alla ricerca di ricette per la mia serata a tema e ne ho trovate diverse interessanti, altre le avevo in mente io, nell'indecisione della scelta le ho fatte tutte e tagliamo la testa al toro ahahahah

Siamo partiti da un triplo antipasto:



crostino di pane integrale con provola affumicata (lo so che non è proprio tipica ma ci sta trooooppoooo bene) e speck

pasticcio di polenta ai formaggi (modalità bava alla bocca on....)


polentina al ragù misto di manzo e maiale, con salsiccia e pancetta.


C'era anche un tagliere con delle fettine di speck e un assortimento dei vari formaggi, per assaggiarli sia in versione cotta, nel pasticcio, sia nature ;)

A questo punto siamo passati alla portata principale Tonco del Pontesel servito sulla polenta taragna.
Il piatto mi aveva ispirato già solo dal nome poi grazie a questa ricetta di Golosando serenamente, che ha saputo spiegarlo in maniera molto semplice e concreta, mi sono decisa a provarlo.
Ho fatto solo qualche variazione, tipo niente sedano e carota, un po' meno concentrato di pomodoro, pancetta al posto del lardo e una cottura un po' più lunga ma per il resto mi sono limitata a seguire alla lettera.
Provate anche voi non ve ne pentirete.
Ringrazio il mio amico Walter che ha fatto partire l'applauso, non mi era mai successo, sei un grande ahahah


A questo punto eravamo tutti sul punto di scoppiare per cui era il momento giusto per finire con un trittico di dolci  

 Minisacher

 
MiniFINTOstrudel


crostatine (qui la frolla) alla famosa marmellata ai frutti del bosco


Concludo così in dolcezza questo logorroicissimo post, promettendo che prima o poi inserirò anche le ricette mancanti!

venerdì 13 settembre 2013

Week end trentino: fra cime, cibo, sole e buona compagnia!

Da qualche anno avevo il desiderio di ritornare a vedere le montagne trentine, con i loro colori intensi, saturi.
L'erba, gli alberi, i laghi, il cielo, i fiori, tutto ha un colore vibrante che riempie gli occhi e l'anima.
E così sono anche i sapori della cucina trentina, squisita ma lo ammetto un po' pesantuccia per me che ero anche reduce da una settimana da paura in compagnia del virus del momento.
Comunque bando alle ciance, vi lascio qualche foto, come sempre a mio avviso il modo migliore per raccontare un posto ;)



 Se siete dalle parti della Val di Fassa non potete perdere lo spettacolo che il Lago di Carezza sa offrire, incantandovi con la sua leggenda

La leggenda dela ninfa del Lago di Carezza
Molti anni fa nel lago di Carezza viveva una ninfa di particolare bellezza che con il suo canto melodioso deliziava tutti i viandanti che salivano al passo di Costalunga.
Un giorno anche lo stregone di Masaré la sentì cantare e si innamorò della ninfa. Egli usò tutti i suoi poteri per conquistare la fatina del lago senza riuscirvi.

Così lo stregone chiese aiuto alla strega Langwerda che gli consigliò di travestirsi da venditore di gioelli, di stendere un arcobaleno dal Catinaccio al Latemar e di recarsi quindi al Lago di Carezza per attirare la ninfa e portarla con sé.

Così fece: stese il più bell’arcobaleno mai visto sino ad allora tra le due montagne e si recò al lago, ma dimenticò di travestirsi. La ninfa rimase stupita di fronte all’arcobaleno colorato di gemme preziose. Ma ben presto si accorse della presenza del mago e si immerse nuovamente nelle acque del lago. Allora non fu più vista da nessuno.

Lo stregone, distrutto dalle pene d’amore, strappò l’arcobaleno dal cielo, lo distrusse in mille pezzi e lo gettò nel lago. Questa è la ragione perché ancora oggi il lago di Carezza risplende tutti gli stupendi colori dell’arcobaleno, dall’azzurro al verde, dal rosso all’indaco, dal giallo all’oro.
Fonte www.suedtirolerland.it










Dopo la visita al lago ci siamo fermati sulla strada ai piedi del monte Latemar, per un pranzetto squisito e con una vista mozzafiato




Adorabili chiese

Una scultura dedicata alle formichine di Fabio Vettori e per una buona causa

Particolari


Ancora Moena con la sua piazzetta


Ed infine un paio di scatti a tema food, sono pochi lo so ma quando arrivavano certe squisitezze, polenta, formaggi, brasati, sacher, strudel, funghi e insomma non pensavo molto alle foto -.-"



E' stata una vacanza davvero piacevole per quanto breve, bei luoghi, ottimo cibo e la compagnia unica e insostituibile della famiglia al completo con i piccoli a renderla ancora più speciale e di alcuni nuovi ma già cari amici.

Spero non passeranno altri 10 anni prima di ritornare in questi luoghi e assaporare di nuovo questi profumi, intanto ho portato a casa con me un po' di specialità tipiche e chissà non ci scappi una cena a tema =)

lunedì 26 agosto 2013

Torta di mele capovolta......per spezzare il tempo che vola!

Il mio solito problema, il tempo scappa veloce ed il blog langue.
Sto preparando il famoso post sulla cena Usa in realtà ma è luuuungooooo con diverse ricette al suo interno e per una come me diventa un'impresa titanica.
Così nell'attesa, approfitto del chili con carne che cuoce bravo bravo da solo, per  regalarvi questa ricetta buona, semplice e veloce, con un altrettanto semplice e veloce post =)

Ieri mattina, in casa con il mio bimbo a causa di una pioggia indesiderata, mi sono imbattuta dopo aver fatto le pulizie in una ricetta pubblicata sulla pagina Facebook di Cookaround Solo Dolci, mi è piaciuta proprio perchè poco impegnativa a livello di tempo ma anche ingredienti.
E così qual'è l'idea migliore che si possa avere appena finito di pulire tutto? Ovviamente ricominciare a sporcare -.-"
Perchè io sono un vero disastro in questo, anche con la ricetta più semplice riesco a combinare gran casini.
Comunque tant'è la torta è venuta ed era anche buona, quindi la lascio anche qui che una torta facile,  deliziosa e mi azzardo a dire anche leggera, non dispiace mai a nessuno ;)

Torta di Mele Capovolta

2 mele
2 Uova
1 Limone preferibilmente non trattato 
75 gr di zucchero
50 gr di burro fuso
100 gr di Farina autolievitante

Tagliate le mele a spicchi e adagiatele sul fondo di una teglia rotonda direi di diametro fra 22 e 24, la mia era 26 ed è venuta un po' bassina.

Sbattete le uova per qualche minuto, la ricetta originale dice come per fare una frittata, io direi anche qualche attimino in più ;)
Poi aggiungete la scorza grattugiata di limone, lo zucchero e il succo di limone.
A questo punto il burro fuso ancora caldo e la farina per concludere.

Versate il composto sulle mele e infornate a 180° per una mezzoretta, dipende dal vs forno.

Io col senno di poi credo che la prossima volta userò il procedimento classico sbattendo un po' più a lungo da principio le uova con lo zucchero senza montarle, poi tutti gli altri ingredienti nella stessa sequenza ;)

Le foto non sono granchè ma il pezzetto che manca è stato pappato dal mio adorato bimbo che non aveva mai voluto mangiare un dolce prima, quindi direi che è promossa a pieni voti anche per la categoria Desperate Mommy in The Kitchen!


venerdì 2 agosto 2013

Mai più senza: BROWNIES!


Lo so avevo detto che sarei stata più assidua, che avrei raccontato delle nostre vacanze in Salento e di una rubrica per le mamme.
Ehm ok sto toppando, ma quando provo qualcosa di buono ma davvero buono che per di più è semplice semplicissimo non posso fare a meno di passare a raccontarvelo.
Questo segna un punticino a mio favore no?
Dunque dunque, quella di oggi la definirei.....la scoperta dell'acqua calda.
A chiunque ami cucinare/sperimentare/semplicementemagnà la parola brownies evoca immagini cioccolatose libidinose.
Io lo SAPEVO.
Non è che ieri al risveglio, mi è apparso un angelo a darmi l'illuminazione.
Solo che ecco pur apprezzando anche la cucina internazionale, ho sempre pensato che i dolci macomelifannogliitalianimachilifà? e quindi a parte la classicissima cheesecake e gli altrettanto banali cookies altro non avevo provato.

Ok ok mi dilungo SEMPRE TROPPO.

Insomma ieri finalmente ho avuto l'occasione di provare questa ricetta per una serata a tema Usa che approfondirò non appena avrò tutte le foto.

Se ho imparato una cosa dopo millemilaore di quel bell'omino finto sclerotico di Gordon Ramsey e dalle sue trasmissioni, è che i dolci americani sono tanto calorici quanto facili da eseguire.
La seconda caratteristica visto lo scarso tempo a disposizione è stata per me la più invitante.
Per cui mi sono fiondata in rete alla ricerca della ricetta il più possibile rapida, vicina all'originale e magari anche non troppo grassa.

Ho trovato questa di Un'americana in cucina che mi è sembrato proprio facesse al caso mio.

A leggerla mi è sembrata una passeggiata e poi mi è piaciuto che ci fosse il cacao al posto del cioccolato.
Ho fatto solo una piccola modifica nella farina e dunque riporto qui di seguito come l'ho fatti io.

Brownies al cioccolato 

75 gr di cacao amaro
150 gr di burro
250 gr di zucchero (diabeteiloveyou)
un pizzico di sale
una fialetta di aroma alla vaniglia
2 uova fredde
30 gr di farina 00
30 gr di farina autolievitante

Fate fondere a bagnomaria molto lento il cacao con lo zucchero, il burro e il sale.
Presto formeranno un composto omogeneo, ecco quello è il momento di toglierlo dal fuoco, si proprio quello è il momento.
Non fate come me che lo lasciate ancora un po' MAGARILOZUCCHEROSISCIOGLIEMEGLIO perchè non lo farà, anzi diventerà tutto un vero schifo e allora vi toccherà ed io LO SO BENE buttare tutto e ricominciare daccapo.
E no non ci provate neanche a tentare un salvataggio in extremis, che so ne dico una a caso, passando l'ammasso disgustoso in un pentolino direttamente sul fuoco perchè trasformerete una preparazione veloce veloce in una cosa molto più complicata e laboriosa (se vi è capitato di dover staccare dello zucchero bruciacchiato da una padella sapete a cosa mi riferisco). IO LO SO.

Dicevamo, sto cavolo di composto si è amalgamato? SI. Anche se è granuloso lo prendete e lo togliete dal fuoco aspettate qualche secondo e mettete l'aroma alla vaniglia, dopo un paio di minuti amalgamate le uova per bene una alla volta.

A questo punto aggiungete la farina setacciata e mescolate energicamente, così meriterete di mangiare una mollichina di questo dolcetto NONDIPIU'.

Versate in una teglia quadrata o rettangolare circa 20x20 foderata con carta forno (io ho trovato perfette quelle in alluminio usa e getta da 4 porzioni) 

 
e infornate a 180°, per i tempi di cottura io direi di affidarvi alla prova stecchino.
Laurel parlava di 20-25 minuti ma a me ne sono serviti circa 30, lo stecchino deve uscire umido ma senza residui di impasto.

Una volta sfornato aspettate che sia ben freddo per tagliarlo e mangiarlo.

LO SO che il profumo non aiuta l'attesa ma dovete farlo, se poi aspettate un giorno intero è anche meglio.
GIURO, ne varrà la pena.

  

Se non si capisce dalle foto ve li descrivo in poche pochissime battute.
Crosticina croccante, interno morbido umido supercioccolatoso, irresistibili.
Ora lo so che state pensando che vi sembrano poco estivi, ma come probabilmente qualcuno già saprà, è vero DAVVERO DAVVERO DAVVERO che con il gelato, sono qualcosa di indescrivibile.
IN-DE-SCRI-VI-BI-LE

mercoledì 26 giugno 2013

2 anni e una festa fattoria iaiaaaaoooooohhhh!

L'ultimo mese è stato davvero intenso, ci sono state le tanto sospirate vacanze di cui magari vi parlerò ma soprattutto gran parte dei miei pensieri erano rivolti all'organizzazione del secondo compleanno del nostro adorabile bimbo.

Ok diciamo la verità, è da febbraio che ci penso e questo fa capire tante cose sul grado di follia che ho raggiunto.
La realtà è che negli ultimi anni ho scoperto che se cucinare mi piace tanto, organizzare feste cene et similia mi piace anche di più.
Scegliere il tema giusto, scovare quel particolare, coordinare un po' il tutto, rompere le scatole a destra e manca per avere un aiutino dove non posso arrivare io, mi diverte un bel po' lo ammetto!

Per il nostro piccolo grande ometto, come dicevo, io e il suo papà (che si è occupato della torta clap clap clap!) abbiamo iniziato a pensarci da diversi mesi, ma non abbiamo avuto molti dubbi sulla scelta del tema.
La fattoria e i suoi animali, la sua grande passione insieme alla musica.

Abbiamo la fortuna di poterlo portare in campagna a fare i lavoretti con la sua bisnonnina e vederlo in contatto con galline, paperelle, tacchini e raccogliere fagiolini, mangiare i piselli dal baccello appena colti, è davvero una goduria.
Lui si diverte e impara anche tanto da questi pomeriggi, sarebbe bello se tutti i bambini potessero godere di ore spensierate come quelle.

Così pian piano nella mia mente mi sono fatta l'idea esatta di come volevo fosse la festa.
Obiettivo principale era ovviamente il divertimento suo e degli altri piccoli ospiti, partendo dalla scelta di una location intima e in cui si sentissero tutti a proprio agio.
Quale scelta migliore poteva esserci del giardino della bisnonnina stessa?
Lei che è una nonna di quelle vere, una nonna nonna di quelle toste energiche e testarde , una bisnonna tanto innamorata dei suoi pronipoti, non poteva non esserne contenta e così abbiamo iniziato a concretizzare il tutto.

Alla fine spero e credo di aver raggiunto lo scopo, un piacevole e tranquillo pomeriggio di festa, una merenda-cena campagnola in allegria fra il verde, per grandi e piccini, lontani dal caos.

Vi lascio con qualche foto, che ho già ciarlato abbastanza ;)

Gli allestimenti con la tavola imbandita



Area giochi

I dolci, le mitiche crostate di mia mamma con la sua marmellata di fragole e ciliegia, i vari biscotti e cupcakes



I miei frollini della vecchia fattoria, decorati in pdz (qui la ricetta della frolla )

I cupcakes alla vaniglia classici e vaniglia con frosting alla marmellata di ciliegie


I salati, non ho fatto tutto io naturalmente, in primo piano le frittatine ai peperoni e alle zucchine fatte dalla mia mamma, la gallotta della bisnonnina (tipica ricetta abruzzese), pizzette, pan brioche e cornettini salati dei suoceri
i tranci di baguette al tonno e pomodoro, mortadella e formaggio coi buchi ;) , prosciutto crudo pomodoro e rucola
mancano le foto dei miei minihamburger, in effetti mi dispiace un po' visto che i panini mi erano venuti proprio bene, usando questa ricetta da cookaround e le polpette erano slurposissime, pazienza tanto penso saranno un must anche dei buffet futuri =)

Il ricordino per la famiglia e gli amici che hanno voluto condividere con noi questo momento di festa.
Per ringraziarvi e ricordarvi che è sempre bello avervi con noi nei giorni più importanti, la vostra presenza e il vostro affetto rende tutto più speciale, soprattutto ora che è rivolto anche al nostro piccolo grande amore.

Dentro un semplice biscottino ed un barattolino di marmellata alle fragole, fatta da me con le mie manine sante...incredibile vero?


E per concludere in bellezza la stupenda torta di compleanno che è piaciuta tantissimo al nostro piccoletto con tutti i suoi animaletti preferiti, per l'occasione prima del classico tanti auguri c'è scappata la cantatella di "Nella vecchia fattoria!"



I particolari


ed il festeggiato che spegne le candeline <3>

Che dire anche questo compleanno è passato, il secondo di già.
Sono 2 anni che il sole è entrato nella nostra vita, era così piccino e delicato, ma in un attimo ha sconvolto la nostra vita, ci ha fatti innamorare dei suoi occhi, della sua bocca, del suo profumo, delle sue manine.
Ci ha fatto un incantesimo per cui non potremo più passare un attimo della nostra vita senza pensare a lui con il suo sorriso, il suo broncio, i suoi abbracci e le furbate.
E' davvero una magia, è la nostra magia ed è meraviglioso viverla.
Grazie Matteo!



p.s. se avete voglia di scoprire tutti i particolari, li trovate nell' ALBUM FLICKR